Buongiorno,
l'argomento della prevalenza di attività istituzionale è dibattuto spesso ma ho avuto finora indicazioni contrastanti.
Un'Associazione Culturale (senza scopo di lucro, non riconosciuta) con partita IVA e in regime 398, creata per operare soprattutto nel settore del Teatro (ma anche musica e arti visive), che ha come principale scopo istituzionale (da Statuto) la diffusione della cultura e della pratica teatrale, svolge per alcuni anni attività didattica a favore dei soci, con regolari entrate istituzionali (quote associative e quote per frequenza corsi). Fin qui tutto bene. Ad un certo punto, come previsto anche dallo Statuto, inizia a produrre spettacoli teatrali e a venderli presso Enti o Associazioni (Scuole, Comuni, altre Associazioni Culturali), i quali richiedono regolare fattura per procedere al pagamento. I proventi di questi spettacoli sono usati dall'Associazione per pagare regolarmente gli attori e i tecnici (in agibilità Enpals e con versamento ritenute) e per finanziare altri progetti teatrali (che possono essere laboratori di recitazione o produzioni di spettacoli amatoriali) riservati ai soci ma offerti a titolo completamente gratuito (i soci pagano solo la regolare quota annuale di 10 euro). La domanda è: se vendo degli spettacoli teatrali (attività prevista dallo Statuto, anzi direi attività squisitamente tipica di un'Associazione che è stata creata per diffondere la cultura teatrale) i cui introiti servono per finanziare progetti teatrali gratuiti a favore dei soci (altra attività assolutamente coerente con lo S.), come devo considerare le entrate che percepisco con la fatturazione degli spettacoli? Perché se sono considerate commerciali è ovvio che in questo caso le entrate commerciali superano drasticamente quelle istituzionali.
Scusate la lunghezza ma qui si tratta di vita o di morte (scherzo...), nel senso che, se ci viene contestata la prevalenza commerciale, l'Associazione può tranquillamente chiudere, non c'è speranza.
PS: qualcuno ci ha consigliato le convenzioni, ma non tutti gli enti pubblici le accettano e il problema resta in piedi.
Grazie mille per l'attenzione.
Michele