Nell'A.P.S. (ci occupiamo di cultura orientale) in cui sono consigliere si sta verificando questa situazione. Il tesoriere che prestava opera finora senza grossi problemi, essendo pensionato, ha avuto da dire su alcune scelte del direttivo e ha manifestato l'intenzione di presentare le dimissioni come tesoriere. Risultando vano ogni tipo di chiarimento, gli è stato chiesto di inviare una raccomandata che a tutt'oggi, e sono trascorsi circa 40 giorni, non è arrivata. Nel frattempo egli ha rinnovato la tessera annuale come socio, come se nulla fosse, ma non ha più svolto il suo compito di tesoriere, lasciando alcune movimentazioni (alcune entrate/uscite) ancora da .contabilizzare. Ancora due settimane fa ha chiesto info sull'indirizzo a cui inviare la raccomandata, quando noi tutti pensavamo che ormai avesse cambiato idea e riprendesse le sue funzioni, ma è evidente che poi - di nuovo- non l'ha inviata.
Se non ci sono le dimissioni ufficiali il presidente non può nominare per cooptazione un altro tesoriere (che ci sarebbe, disponibile), né ci sono motivi gravi quali ammanchi o altro per destituire d'ufficio quello in carica.
Cosa consigliate di fare per superare questa situazione "capricciosa"?