Il Codice del Terzo Settore, disciplinato dal Decreto Legislativo n. 117 del 3 luglio 2017, riforma sostanzialmente tutta la disciplina associativa, ridefinendo totalmente l’intero quadro giuridico degli enti no profit, eliminando alcune tipologie di enti, istituendo un registro unico nazionale, disciplinando nel dettaglio le regole di gestione, modificando la normativa fiscale.
E’ però importante rilevare che ad oggi (fine 2018) la riforma, anche se è già stata approvata, non è ancora in vigore. Questo perché mancano tutti i decreti attuativi, manca la costituzione del registro degli Enti del Terzo Settore, mancano molti dettagli e indirizzi sulla concreta applicazione della nuova normativa. Inoltre, nell’agosto 2018 la normativa è stata già oggetto di modifica da parte di un decreto correttivo, e altre modifiche potrebbero essere effettuate.
In particolare, per le più importanti novità di tipo fiscale, l'entrata in vigore del nuovo codice avverrà a decorrere dal periodo d'imposta successivo all'autorizzazione della Commissione Europea (prevista per talune disposizioni fiscali agevolative), e comunque, non prima del periodo di imposta successivo a quello di operatività del Registro degli Enti del Terzo Settore.
Considerando questi elementi, è molto probabile che la riforma sarà pienamente operativa non prima del 2020.
Per tali motivi, ad oggi resta in vigore la normativa attuale in tema di associazioni culturali, ONLUS, ASD, APS ecc…che continueranno ad essere costituiti e gestiti secondo le “vecchie” regole, anche riguardo la disciplina fiscale.