Ci si chiede spesso quale sia la procedura necessaria per modificare o variare lo statuto di un'associazione, onlus, ASD o altro ente no profit.
Per prima cosa è necessario convocare un'assemblea straordinaria dei soci, che è competente per gli atti di straordinaria amministrazione (modifica statuto, scioglimento associazione, devoluzione patrimonio). L'assemblea dovrà essere convocata con preavviso di almeno 15 giorni, tramite comunicazione a tutti i soci indicante la data, l'ora, il luogo, l'ordine del giorno ed eventuali ulteriori informazioni utili.
Secondo l'articolo 21 del Codice Civile (Deliberazioni dell'Assemblea), per modificare lo statuto, se non è altrimenti disposto, occorrono la presenza di almeno i tre quarti degli associati e il voto favorevole della maggioranza dei presenti. Si rileva però che tale disposizione è derogabile e che, la maggior parte degli statuti associativi, prevede la presenza di almeno metà dei soci e il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
L'approvazione delle modifiche dovrà risultare dal relativo verbale di assemblea straordinaria, sottoscritto da tutti i soci presenti, a cui andrà allegato copia dello statuto aggiornato.
Se le modifiche sono inerenti la denominazione dell'associazione o la sede legale, il presidente dovrà recarsi all'Agenzia delle Entrate per modificare il certificato di attribuzione del Codice Fiscale e dell'eventuale P Iva. Inoltre, se si tratta di modifiche non trascurabili, si consiglia sempre di registrare il nuovo statuto presso l'Agenzia delle Entrate tramite la procedura "Registrazione Atti Privati". In tal caso sarà necessario:
Infine, sarà necessario comunicare il nuovo statuto agli eventuali albi speciali a cui l'associazione è iscritta (registro CONI, anagrafe onlus, registri associazioni di volontariato e APS).